Ormai è un temine di uso comune, ma esattamente cosa vuol dire #hashtag?
Si crea anteponendo il simbolo "#" a una parola. Il termine deriva dall'inglese hash (cancelletto) e tag (etichetta), e deve la sua popolarità a Twitter, dove hanno iniziato a usarla per contrassegnare parole chiave in modo da visualizzare e raggruppare i temi più popolari velocemente. Dal 2009 infatti Il Social network ha creato la possibilità di visualizzare tutti insieme i post con lo stesso hashtag.
Anche gli altri social si sono poi adeguati, in particolare su Instagram sono uno strumento molto importante per raggiungere nuovi followers. Su Facebook vengono comunque usati ma non sono molto popolari, sono più pratici all’interno di gruppi o community per trovare un argomento o una rubrica.
Si definisce “trending topic” un hashtag particolarmente popolare, esiste anche una classifica quotidiana che li riporta.
Gli hashtag sono utilizzati sostanzialmente come strumenti per permettere agli utenti del web di trovare più facilmente un testo o un post collegato a un argomento. Vengono spesso usati da da testate giornalistiche o, ad esempio, programmi televisivi, per invitare gli utenti a commentare in diretta un evento.
Attenzione però, è importante usarli correttamente. Usare un # poco popolare non porterà più traffico a un profilo. Meglio fare una ricerca e capire quali sono i più utilizzati.
Se si commenta una manifestazione è bene verificare se esistono hashtag ufficiali, e usare quelli aggiungendone eventualmente altri a seconda dell’argomento.
Sono uno strumento molto utile per far crescere la popolarità di un profilo social, ma ci sono alcune regole:
- Le parole non vanno mai interrotte, lo spazio bianco spezza l’hashtag
- Non inserire punteggiature o altri simboli, l’unico che funziona è il trattino basso. ( _ ) I numeri invece si possono usare.
- Non usare la chiocciola ( @ ) che invece serve a taggare un altro utente.
- Non esagerare con gli # nella stessa frase, riduce la leggibilità e non porta visite in più.