Cos’è un QR Code? Deve il suo nome al termine inglese “Quick Response Code”, cioè “Codice a risposta rapida”. È un come un codice a barre, ma quadrato, e contiene molte più informazioni che consentono di venire indirizzati - per esempio - a una pagina web in pochi secondi, dopo averlo inquadrato attraverso la fotocamera dello smartphone o del tablet con un’applicazione specifica per la lettura.
Un QR Code si può “collegare” a molti tipi di informazioni, come:
Un QR Code si può “collegare” a molti tipi di informazioni, come:
- Pagine web;
- Biglietti da visita o semplici informazioni di contatto come telefono o e-mail
- Fotografie, video e suoni
- Documenti, ad esempio testi, files Word, PDF, etc.
- Moduli
- Mappe
- Link a download di app
Tutti i codici QR sono formati da:
Quattro quadrati posizionati agli angoli della matrice, utili per definire l’orientamento e inquadrare.
Pixel neri e bianchi disposti da un algoritmo all’interno del quadrato principale, che contengono tutte le informazioni.
Viene spesso usato nelle pubblicità sulla carta stampata, affissioni o volantini, per invitare l’utente a interagire con l’annuncio e portarlo a visitare il proprio sito.
Può essere utile anche per scaricare coupon, menù di ristoranti, o portarci alla pagina di pagamento per un determinato servizio.
Un altro utilizzo piuttosto diffuso è in ambito museale e turistico: basta infatti inquadrare il codice relativo a un monumento o un’opera d’arte per aprire una scheda informativa che ci dia più informazioni, compresi video e audio.
Curiosità: In un solo crittogramma possono essere contenuti fino a 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici.
È una tecnologia nata nel 1994 in Giappone, sviluppata dalla compagnia Giapponese Denso Wave, realizzata per il tracciamento dei pezzi delle automobili Toyota. Si è però diffusa solo dagli anni 2000 in poi, contemporaneamente al maggior numero di smartphone in circolazione.
Generare un QR Code è semplice e alla portata di tutti, basta trovare un programma adatto: ce ne sono anche di gratuiti sul web, sul pc, o per smartphone.
Conoscevi le potenzialità di questo strumento?
Quattro quadrati posizionati agli angoli della matrice, utili per definire l’orientamento e inquadrare.
Pixel neri e bianchi disposti da un algoritmo all’interno del quadrato principale, che contengono tutte le informazioni.
Viene spesso usato nelle pubblicità sulla carta stampata, affissioni o volantini, per invitare l’utente a interagire con l’annuncio e portarlo a visitare il proprio sito.
Può essere utile anche per scaricare coupon, menù di ristoranti, o portarci alla pagina di pagamento per un determinato servizio.
Un altro utilizzo piuttosto diffuso è in ambito museale e turistico: basta infatti inquadrare il codice relativo a un monumento o un’opera d’arte per aprire una scheda informativa che ci dia più informazioni, compresi video e audio.
Curiosità: In un solo crittogramma possono essere contenuti fino a 7.089 caratteri numerici o 4.296 alfanumerici.
È una tecnologia nata nel 1994 in Giappone, sviluppata dalla compagnia Giapponese Denso Wave, realizzata per il tracciamento dei pezzi delle automobili Toyota. Si è però diffusa solo dagli anni 2000 in poi, contemporaneamente al maggior numero di smartphone in circolazione.
Generare un QR Code è semplice e alla portata di tutti, basta trovare un programma adatto: ce ne sono anche di gratuiti sul web, sul pc, o per smartphone.
Conoscevi le potenzialità di questo strumento?